L’isolamento delle aree interne, in particolare in Campania, è una delle sfide più gravi per la coesione territoriale del Paese. In questi territori, giovani e anziani sono le fasce più penalizzate: i primi costretti ad emigrare per studio e lavoro, i secondi lasciati soli, spesso senza accesso a servizi sanitari, sociali o culturali. Per invertire questa tendenza è necessario attivare percorsi di rigenerazione integrata. Servono presidi di prossimità multifunzionali, ambulatori mobili e telemedicina per garantire cure e supporto. Occorre investire in scuole come centri civici, in poli formativi locali e nel recupero degli edifici pubblici abbandonati. I borghi possono rinascere come luoghi di innovazione, co-housing e lavoro da remoto, grazie a connessioni digitali e incentivi alle giovani imprese. Il turismo lento, l’agricoltura sostenibile e l’artigianato locale devono diventare attrattori di economia e identità. Infine, il potenziamento della mobilità e della rete digitale è essenziale per superare il vero ostacolo: l’invisibilità di queste zone. Ripopolare significa restituire dignità, opportunità e futuro a comunità dimenticate.
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